Priorità alla Scuola a Firenze convoca una giornata di mobilitazione per mercoledì 31 marzo 2021, con un presidio davanti alla prefettura dalle ore 14,00


Ci eravamo lasciati a dicembre, scrivendo davanti alle scuole superiori “Ci vediamo il 7 gennaio”. Alla vigilia delle vacanze di Pasqua ci ritroviamo davanti ai cancelli chiusi delle scuole di ogni ordine e grado per scrivere “Ci vediamo il 7 aprile”. Lo stesso monito-auspicio lo ribadiremo alle 14 davanti alla Prefettura di Firenze. Che il 31 marzo sia l’ultimo giorno in didattica a distanza. Pretendiamo di rivederci il 7 aprile: in presenza. Non accettiamo che la chiusura delle scuole si prolunghi ulteriormente, non accettiamo chiusure con nessun colore, non accettiamo chiusure di scuole di alcun ordine e grado, non accettiamo continue decurtazioni all’orario in presenza per studenti e studentesse delle scuole superiori. Il governo annuncia – e al momento solo annuncia – una riapertura dopo Pasqua solo dei servizi educativi e delle scuole dall’infanzia alla prima media: di nuovo paventate chiusure per bambini e bambine di 12, 13 anni, sempre chiusure per gli adolescenti delle scuole superiori, chiuse o a singhiozzo ormai da ottobre. E parliamo di un anno scolastico valido? Il governo deve rispondere entro il 2 aprile alla sentenza del TAR del Lazio, che intima di presentare evidenze scientifiche a supporto delle decisioni relative alla chiusura delle scuole, a oggi – dopo 12 mesi di pandemia – insufficienti. Quello che constatiamo è che da dodici mesi non si applica un “principio di precauzione” ma un “principio di rimozione” e di “chiusura a prescindere”, esclusivo per le scuole e per i minorenni. È inaccettabile che sia registrato ma a dir poco sottovalutato l'impatto su educazione e benessere psicofisico di una consistente minoranza della popolazione esclusa dal diritto di voto. È inaccettabile che chiusure e forme di didattica a distanza – ciò che ormai sappiamo essere all’origine dei disagi psicofisici e del ritardo nella formazione – continuino a essere privilegiate rispetto ad adeguati finanziamenti – per assunzioni, spazi, strutture – che rendano possibile mantenere la scuola aperta in presenza, sicurezza, continuità. Ci ritroviamo davanti alla Prefettura per denunciare l’inadeguatezza delle politiche statali e continuare a far sentire la nostra voce all’amministrazione locale. Sarà presente all’incontro l’avvocatessa Alessia Lastrucci, corresponsabile del ricorso al TAR, per illustrarci gli importanti risultati ottenuti con il comitato Ri(n)corriamo la scuola. Usciamo dagli sche(r)mi: opporsi oggi alla chiusura delle scuole significa combattere per il futuro dei e delle giovani e del Paese. La manifestazione si svolgerà nel rispetto delle normative in vigore, compreso l’utilizzo della mascherina e il distanziamento.

PRIORITÀ ALLA SCUOLA FIRENZE