Il 28 giugno c’è stato un primo tentativo da parte dei vigili del fuoco, arrivati in forze con 10 operatori e 2 mezzi, di entrare all’interno dell’occupazione di via del leone, senza essere stati chiamati, allertando le forze dell’ordine per poter entrare. Il controllo non è avvenuto, ma stamani 30 giugno si sono ripresentati al mattino, scortati dai vertici della DIGOS e da due camionette della polizia che hanno chiuso la strada e si sono allontanati solo all’ingresso di due pompieri dentro l’edificio.
Lo stabile occupato è stato l’unico della via sottoposto a questo trattamento, malgrado i palesi e numerosi casi che richiedono urgente manutenzione pubblica. L’esito dell’ispezione non è stato comunicato nemmeno a chi nella casa ci vive e ha tutto l’interesse a tutelare la sicurezza del posto. Per questo riteniamo che l’accanimento di forze dell’ordine e vigili del fuoco sia un pretesto per un futuro sgombero.
In un quartiere che cade a pezzi, non è questa la sicurezza che vogliamo. Mentre chi abita San Frediano chiede da anni interventi sulla messa in sicurezza delle case popolari in decadenza e delle strade dissestate, il comune specula sulla costruzione di grandi infrastrutture inutili e pericolose come il parcheggio interrato e l’hotel di costa San Giorgio.
Inoltre distrae dalla sua negligenza facendo un controllo mirato a un’occupazione che è uno dei luoghi di comunicazione e tutela del rione.
Denunciamo i pretesti strumentali usati per controllare una realtà che da 10 anni autogestisce la propria sicurezza, mentre il quartiere viene ignorato e passa inascoltato per interventi realmente necessari. Ad esempio: la manutenzione degli argini dell’Arno e delle voragini sulle strade di borgo san Frediano oppure ristrutturazioni per le case, messe ulteriormente a rischio dalle sempre più frequenti emergenze idrogeologiche ed eventi climatici estremi.
Per questo chiamiamo un’ASSEMBLEA PUBBLICA venerdì 30 giugno alle 18:00 in piazzo tasso, su come ci prendiamo cura del nostro quartiere e su quali necessità abbiamo.
LA NOSTRA SICUREZZA LA FACCIAMO NOI. IL QUARTIERE A CHI LO ABITA.