Allo Spazio Quilombo, secondo cancello
Ore 20.00 Apericena
Ore 21.30 proiezione di “La decima vittima”
Mastroianni ossigenato alle prese con una distopia sociale visivamente tra il futurismo avvenirista e la pop art. Unicum
In un futuro prossimo, al fine di contenere l’aggressività e la violenza, onde scongiurare qualsiasi germe di un eventuale conflitto bellico, è stata istituita una competizione a livello mondiale chiamata la Grande caccia, che conferisce ai propri iscritti la licenza di uccidere.
Un computer designa delle coppie di partecipanti, nel ruolo di Cacciatore e di Vittima. Il superstite dopo dieci competizioni, svolte alternativamente nell’uno e nell’altro ruolo, riscuote un cospicuo premio in denaro, con fama, onore e privilegi.
«La decima vittima sarà una satira del mondo attuale, una trasposizione allegorica di aspirazioni ed inquietudini dell’oggi dove verranno fustigati certi costumi, la ferocia dei rapporti individuali, l’arrivismo sociale dei tempi moderni.»
(Elio Petri, 1964)
«Una vicenda di fantasia che serve al regista Elio Petri per imbastire una denuncia contro il sistema capitalistico e contro l’invadenza dei mass media: gli uomini sono assimilati a merci di consumo, facilmente sostituibili, ed il loro ruolo sociale è circoscritto all’occasione di uno spettacolo di massa. Il film rientra nel genere della fantascienza italiana, ma si distingue per un impegno produttivo superiore alla media e per un intelligente utilizzo dei temi propri della commedia di quegli anni […]»
(Fantafilm)
Regia Elia Petri anno 1965 durata 90 min