Cosa succede ai confini della "fortezza Europa"? Cosa ne è rimasto del "the game", scomparso dai notiziari e sostituito dalla propaganda bellica? Quali strategie e quali reti mette in campo la solidarietà verso chi rimane intrappolato in questo gioco mortale? Avevamo lasciato il tema sulle soglie del lockdown, con i progetti di No Name Kitchen, lo riprendiamo con una serata dedicata a progetti di solidarietà che da decenni mettono in connessione attiviste intaliane e territori balcanici.
Mescoleremo poesia, testimonianze e dibattito in forma inedita per farci raccontare le esperienze di chi ha percorso in direzione contraria la rotta balcanica.
Partedo dalla presentazione di "Cinema Sarajevo" di Loris Ferris, scritto durante l'esperienza di Refest, alterneremo letture di brani poetici a interventi di attivisti provenienti da diverse zone d'Italia. Si inizierà dalle testimonianze delle prime reti solidali negli anni '90 per poi passare alla nascita della rotta balcanica fino ai nuovi progetti che guardano al futuro.
Seguirà un aperitivo benefit per RiVolti ai Balcani
Programma
h 18
Dialogo a conduzione poetica
con:
Edoardo Olmi - Affluenti
Loris Ferri – Cinema Sarajevo
Agostino Zanotti - RiVolti ai Balcani
Luca Palombi - Ass. Lutva
h 20
Aperitivo
benefit RiVolti ai Balcani
musica
Info:
RiVolti ai Balcani
https://www.rivoltiaibalcani.org/
Lutva
https://www.facebook.com/lutva.associazione/
Refest
https://www.facebook.com/refeststp/
Cinema Sarajevo
[di Loris Ferri]
Scriveva Davide Nota a proposito dell’autore nel lontano duemilasedici: << Si torna alla figura dell’errante, dentro la storia come corpo (di schiavo) ma mai come spirito (libero) >>. È su questa traccia che si colloca Cinema Sarajevo, opera poetica stampata a giugno 2022 per la casa editrice Ensemble (Collana Affluenti) e che vede la sua prima luce in Bosnia, precisamente a Sarajevo da una costola del progetto internazionale Refest che ha raccolto a partire dal 2017 nella capitale bosniaca otto poeti italiani, sedici fotografi balcanici e otto illustratori spagnoli, con l’idea di rimappare le nuove rotte della migrazione. Restituzione finale, quattro Festival europei: Organ Vida (Zagabria), Passaggi (Fano), Balkan Photo Festival (Sarajevo), MonteMadrid (Madrid). Titolo del libro liberamente ispirato al locale Kino Bosna, ex cinema della capitale, ora luogo di incontri, umanità, follia e arte. Come un sismografo visivo ed emozionale prendono forma le storie, le illusioni, gli orrori, i sogni a cavallo tra due secoli e due mondi: tutto nel mondo è se stesso solo essendo altro.
Loris Ferri ha pubblicato i libri: Borderlinea (Thauma, 2008), Corrispondenze ai margini dell’Occidente (Effigie, 2011), Rom (uomo) (Sigismundus, 2012) da cui è tratto lo spettacolo Canto degli emarginati con Frida Neri, Massimo Zamboni e sand art di Massimo Ottoni, Poema della residenza (Sigismundus, 2016). Attualmente collabora con la rivista di letteratura della migrazione “El Ghibli”. Sue poesie sono apparse su riviste e antologie: Poeti Italiani Underground (Il Saggiatore, 2006); Viola Magazine n.11; Adriatica (Stilo Editore, 2019); Poesía contra el bloqueo (ebook, Argo libri, 2020). Nel 2018 è stato scelto come poeta per il progetto internazionale Refest - Images and Words on Refugee Routes. Ha vinto i premi: Marazza giovani 2013; Se