IL SINDACATO SIAMO NOI, presentazione del nuovo numero (n.26) della rivista JACOBIN Italia
IL SINDACATO SIAMO NOI, presentazione del nuovo numero (n.26) della rivista JACOBIN Italia

Com’è possibile che in un paese con alti tassi di sindacalizzazione i salari siano al palo da trent’anni? 

Come si organizza l’attuale variegata composizione di classe dopo anni di arretramenti e di offensiva ideologica sulla presunta comunanza di interessi tra imprenditori e lavoratori? 

Il numero 26 di Jacobin Italia si interroga sul ruolo del sindacato. Circolerà con quattro diverse versioni della copertina, tutte disegnate da Marco Cazzato. 

Una moltiplicazione di immagini che rappresenta l’odierna scomposizione del lavoro, il necessario protagonismo dei singoli soggetti e la loro possibile ricomposizione.

DOMENICA 23 marzo 

dalle ore 17.30

presentazione dell'ultimo numero (n.26) della rivista JACOBIN Italia 

IL SINDACATO SIAMO NOI.

 con gli interventi di

Simona Baldanzi - scrittrice Working Class e componente del Consiglio redazionale di Jacobin Italia;

referenti del Collettivo di Fabbrica ex-GKN e di SUDD Cobas;

modera Valentina Baronti - giornalista.

 Circolo ARCI 'Fra Lavoratori di Porta a Prato'

via delle Porte Nuove 33, FIRENZE

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti

Copie della rivista disponibili all'acquisto sul posto.

A seguire apericena popolare 

(si raccomanda prenotazione)

Evento in avvicinamento della terza edizione del Festival di Letteratura Working Class

 gruppoletturajacobinpiana@gmail.com

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JACOBIN Italia è una  rivista trimestrale senza padroni, nata sulla scia dell'esperienza americana con una prospettiva socialista e anticapitalista su politica, economia e cultura, uno stile radicale e plurale, pubblicata da un editore indipendente come Alegre.

Dalla Scuola Jacobina di settembre scorso è nata l'idea di alcunə partecipanti della Piana Toscana fra Firenze e Prato di un gruppo di lettura Jacobino, per affrontare le avversità di un sistema speculativo e predatorio, approfondendo conoscenze e dialogo.

In uno stato di policrisi, fra ecocidio e genocidio, l'intento è di costruire una comunità jacobina di pensiero critico e scambio reciproco come contesto di rielaborazione inclusiva; un modo di condividere riflessioni con discussioni circolari fra partecipanti, trovando nella rivista e nella sua produzione intellettuale un riferimento per confronti e scambio di saperi in modo orizzontale.