PALESTINA TRA GENOCIDIO E RESISTENZA. La pulizia etnica avanza in Cisgiordania
PALESTINA TRA GENOCIDIO E RESISTENZA. La pulizia etnica avanza in Cisgiordania

PALESTINA TRA GENOCIDIO E RESISTENZA
La pulizia etnica avanza in Cisgiordania

Mercoledì 26 febbraio ore 18,30

Collegamento con Ismail Hossam, del campo profughi di Jenin

Circolo Arci Alberone, via Sant’ Agostino, Pisa

Il 21 gennaio, all'indomani della tregua armata a Gaza, lo stato sionista ha lanciato l' operazione "Iron Wall" a Jenin e nel nord della Cisgiordania. Un nome che ha una storia lunga e che porta con sé un significato militare e politico che definisce anche la sostanza dell’operazione, rifacendosi esplicitamente alla dottrina elaborata da Ze'ev Jabotinsky, nel saggio del 1923 "Il Muro di ferro (noi e gli Arabi)", e successivamente fatta propria nei fatti dalla maggior parte della classe politica di Israele.
Jabotinsky, leader del sionismo revisionista e ammiratore di Mussolini, scriveva che la colonizzazione sionista “poteva svilupparsi solo dietro un muro di ferro che la popolazione nativa palestinese non potesse violare”. Pensava inoltre che tra due diritti ritenuti eguali, sarebbe intervenuta la forza nel determinare il vincitore.
‌Chiara fin dal titolo quindi, l'operazione (tutt'ora in corso) mira a completare il piano di pulizia etnica, con l'appoggio e la complicità di USA e degli stati arabi, sradicando nel contempo focolai della resistenza che sono i campi profughi palestinesi.
‌Nel solo campo profughi di Jenin sono state distrutte 150 case, diverse decine sono state confiscate per diventare avamposti militari dell' esercito sionista, sono state sfollate più di 30.000 persone. Nel solo campo di Jenin, sono state uccise 27 persone.
‌Tutte le infrastrutture sono state distrutte: scuole, impianti elettrici, idrici e fognari, strade. I bulldozer sono continuamente all'opera e stessa sorte è toccata e sta toccando ai campi profughi della zona di Tulkarem e Tubas.
‌La popolazione è momentaneamente ospitata nei villaggi vicini, ma la furia distruttrice sionista si riversa anche lì, con arresti e bombardamenti di case.
‌La resistenza della popolazione ai piani di annientamento sionista è altrettanto pervicace. Ne parleremo con Ismail, un abitante del campo espulso con tutta la famiglia

tra 5 giorni
Circolo ARCI Alberone
Via Sant'Agostino 199, Pisa
common.add_to_calendar
event.download_flyer