'PER GIUSTA CAUSA' presentazione del libro di Danilo Conte con Simona Baldanzi e Daniela Morozzi nell'ambito del 🚩 Social Forum di Prato
GIOVEDì marzo
ore 19.00 alla Casa del Popolo di Cafaggio
(Via del Ferro 26, Prato sud)
ore 19.00 apericena sociale a prezzi popolari;
ore 20.30 inizio presentazione del libro;
Presentazione con l'autore del libro
avv. DANILO CONTE,
letture a cura di
DANIELA MOROZZI,
musiche di
ALDA DALLE LUCCHE
e GIULIA FIDENTI
coordina l'incontro
SIMONA BALDANZI
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"Per giusta causa" è il romanzo d'esordio di Danilo Conte (Milieu edizioni), che inaugura anche un nuovo genere letterario di 'social legal thriller', con la narrazione del mondo giudiziario declinata nelle finalità sociali, in cui il delitto è rappresentato dalle ingiustizie sul lavoro e la ricerca dei “colpevoli” è più complessa.
Un intreccio di storie vere, di sconfitte e di ribellioni, di vite in frantumi e riscatti, accomunati da filo conduttore: lo sfruttamento sul lavoro, che il protagonista, l'avvocato Chiton, cerca di ricomporre "come un riparatore di destini" in un mondo precario e di precari, dove - come scrive l'autore - "anche una promessa è un buon rifugio".
La storia si sviluppa tra Firenze e Milano, Genova e Piacenza, anzi le storie. Storie di ordinaria dignità negata, di chi come Abd El Salam, morto di sciopero sull'asfalto bagnato di un piazzale di un capannone industriale, o dei camalli di Genova che scioperano per fermare la nave con le armi in partenza per uno dei fronti di guerra. Tra i protagonisti del romanzo ci sono anche ballerine, ricercatrici, infermiere, postini, addetti stampa, commesse, modelliste, rider, custodi di musei, portuali. Precari a volte "storici", sul lavoro e spesso nell'anima. Ci sono le vicissitudini di due ricercatrici nella lotta contro il cancro, Cinzia e Valeria, che finiscono, una a lavorare in nero in un’agenzia immobiliare, e l’altra che apre una lavanderia a gettoni; o quella di Eleonora, la modellista di successo fregata dal capo in cui aveva creduto.
L’avvocato Chiton dà ascolto a persone di ogni età e professione, che vengono a cercare il diritto alla giustizia, concepito soprattutto come diritto all’esistenza, in un compendio che narra l’involuzione contrattuale nel mondo del lavoro, non solo per la frammentazione di tutele ed inquadramenti, ma anche per il clima di ricatto e pressioni odiose in cui si consumano certe vessazioni, fino a morire per profitto, mentre si cerca di lavorare per sopravvivere.
"Un libro per chi vuole guardarsi intorno - sottolinea la casa editrice - e scoprire i tratti di un'umanità nascosta".
Andrea Danilo Conte è nato a Gallipoli e vive a Firenze, dove fa l'avvocato. È attivamente impegnato sui diritti sociali, cofondatore del Centro studi Diritti e Lavoro e del Centro di Iniziativa Giuridica Abd El Salam, solidale del Collettivo di Fabbrica ex-GKN nell'ambito del supporto legale alla proposta di legge anti-delocalizzazioni.