Martedì 21 novembre 2023, in concomitanza con la seduta del senato accademico, un nutrito gruppo di studentx si è ritrovato in presidio di fronte al rettorato.
Le richieste erano le seguenti: una presa di posizione netta dell'Ateneo e della rettrice sul cessate il fuoco a Gaza e sui crimini di Israele, la cessazione completa di tutti gli accordi con atenei e istituzioni israeliane e con tutte le aziende belliche del nostro territorio.
La mozione presentata dallx rappresententanti dellx studentx è stata però bocciata dalla rettrice Petrucci che ha il potere di impedire una discussione qualora questa "leda l'onorabilità dei singoli e il prestigio delle istituzioni" (art.44 - regolamento generale d'ateneo). Così facendo ha manifestato la sua mancanza di volontà di esprimersi chiaramente trincerandosi dietro una presunta neutralità dell'istituzione universitaria. La stessa che però ha all'attivo numerosi accordi con atenei Israeliani, aziende belliche e apparati militari stranieri; legami tutt'altro che neutri ma chiaramente schierati dalla parte dei responsabili di questo conflitto.
Appurata l’impossibilità di un dialogo con l’ateneo lx studentx hanno deciso di muoversi tuttx insieme verso Brunelleschi, per chiamare un’assemblea nel plesso. Nonostante fosse stato comunicato il nostro intento, la polizia, che durante tutta la mattina è rimasta a difendere il rettorato come un fortino, ha risposto caricando prima in Santissima Annunziata e poi all’ingresso della biblioteca di Brunelleschi cercando di impedirne l’accesso.
Noi studentx siamo la componente fondamentale dell'Università, è inammissibile che ci venga impedita la possibilità di parlare di un genocidio in corso, di problematizzare le decisioni del nostro ateneo. Da una parte veniamo ingnoratx nelle sedi istituzionali che ci vengono sempre raccontate come unica via legittima per avere un dialogo, dall'altra troviamo manganelli e repressione nel momento in cui cerchiamo di far sentire la nostra voce nelle nostre sedi.
In questi giorni abbiamo sentito da giornali e telegiornali una versione falsata e faziosa della vicenda, messa in piedi e diffusa dalla Questura con l'intento deliberato di screditare la protesta studentesca e giustificare le manganellate. È stato affermato che lx studentx volevano dirigersi verso la Sinagoga, quando era stato esplicitamente detto che la destinazione era il chiostro della biblioteca di Brunelleschi.
Ripudiamo ogni forma di strumentalizzazione di un presunto antisemitismo che devia l'attenzione dal focus della questione: non prendendo posizione sul genocidio che Israele sta commettendo nei territori palestinesi occupati non da un mese, ma da 75 anni, l'Università si schiera apertamente al fianco del regime Sionista.
Non siamo ingenue, sappiamo benissimo che il nostro ateneo riflette, al pari delle altre istituzioni del nostro paese, gli interessi del blocco NATO e che da questi è restio a discostarsi. Noi studentx pero sappiamo da che parte stare, lontano da ogni complicità con israele, al fianco della resistenza palestinese.
Mercoledi 29 torniamo a bussare alle porte del rettorato,in occasione della seduta del CDA, per far sentire la nostra voce e le nostre rivendicazioni.
Ci vediamo in piazza San Marco alle 9.00, per un universita non piu sporca di sangue, per una Palestina finalmente libera !!