17 Febbraio Sciopero!!
E’ ormai palese come le dichiarazioni da parte di Autolinee Toscane siano utili solo a mascherare la pessima gestione del TPL a loro affidato. Semmai qualcuno ancora non l’avesse capito, ecco alcuni esempi.
Mancanza di personale:
I nuovi autisti dell’Accademia, abbandonati a sè stessi nel caos cittadino pur non ancora del tutto autonomi, ignari di ciò che li attende, hanno un contratto fortemente discriminatorio rispetto al resto del personale con turni che potranno arrivare fino a 10 h e 30’ di nastro lavorativo. Costretti ad effettuare corse con tempi di percorrenza da formula 1, rischiano quotidianamente decurtazioni alla propria patente esponendosi sia sul piano civile che penale.
Gli autisti vanno via:
Oltre ai pensionamenti sono circa 100 i dipendenti che, in forza da decine di anni, si sono licenziati per altre esperienze lavorative più gratificanti sia a livello lavorativo che retributivo; altrettante dimissioni volontarie c’erano state anche nella passata gestione. La causa principale va ricercata nel peggioramento delle condizioni lavorative ed economiche e nella mancanza di un piano di esercizio serio e strutturale. La situazione sopra descritta è fortemente penalizzante per i lavoratori e per i cittadini perché peggiora la qualità del servizio, mettendo a rischio la sicurezza delle persone.
Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, recentemente ha dichiarato che: “Un tempo fare l’autista era considerato una conquista, mentre oggi a causa degli stipendi bassi le persone non vogliono più fare questo lavoro e che bisogna che Autolinee Toscane spenda per aumentare i salari e per migliorare il servizio”.
Corse Saltate:
Tutte le decisioni prese fino ad oggi sono state dettate solo dal risparmio in termini economici: dai software utilizzati per la gestione del servizio alla mancata e carente manutenzione dei mezzi per arrivare all’esternalizzazione di alcune linee anche nel servizio urbano (vedi linea 33, 77 e 66). A questo va aggiunto il taglio di 400 corse giornaliere!
Altro cospicuo risparmio, con conseguente danno al servizio, viene da un irreale calcolo dei tempi di percorrenza con soste ai capolinea anche di soli 2 minuti che non danno neppure modo all’autista di espletare le proprie necessità fisiologiche. Nella maggior parte dei casi questo genera un incremento dei ritardi che si trasformano nel famoso “saltato corsa per andare a rimettersi in orario”; e si traduce in stress dei dipendenti e dell’utenza che pretende un servizio per il quale ha pagato. E’ facile comprendere che ci guadagna è solo AT perché dovendo effettuare meno km ha bisogno di meno personale. Ma a quale prezzo?
Comune e Regione:
Le istituzioni affidatarie della concessione ad AT dovrebbero vigilare sul funzionamento del trasporto ma, ad oggi, si sono limitate solo a dichiarazioni dirompenti che non hanno avuto nessun seguito. Basta aver letto i giornali per confermare ciò.
Dichiarazioni di facciata che risultano una presa in giro visto poi l’accordo tra AT e Regione Toscana che approva il taglio di 400 corse. Migliaia di reclami inviati dagli utenti per denunciare altrettanti disservizi sono stati archiviati con risposte standard.
PER TUTTO QUESTO, NOI SAREMO NUOVAMENTE IN SCIOPERO ED INVITIAMO L’UTENZA AD UNIRSI ALLA PROTESTA, SOTTO LA SEDE DELLA REGIONE TOSCANA
VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2023