SCIOPERIAMO PERCHÉ VOGLIAMO:
Il cessate il fuoco permanente, la fine dell'occupazione illegale e del regime di apartheid in Palestina e Il diritto al ritorno delle profughe e dei profughi palestinesi sancito dal diritto internazionale sia rispettato
La sospensione delle collaborazioni con tutti gli atenei, istituti di ricerca e aziende israeliane poiché sostengono ideologicamente e materialmente l'occupazione e il regime di apartheid
L'interruzione di ogni collaborazione dell'università, della ricerca e della scuola con tutta la filiera bellica e l'adozione di codici etici che includono formule per la tutela dei diritti umani e il rispetto del diritto internazionale e L'impegno del Governo e delle università italiane a finanziare progetti per la ricostruzione, in collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni civili palestinesi
Un piano strutturale di investimenti pubblici per l'università e la ricerca e condizioni contrattuali fuori dalla logica della precarietà. La Rete Ricerca e Università per la Palestina RUP è una rete nazionale di docenti, ricercatrici e ricercatori, dottorandi e dottorande, lavoratrici e lavoratori, studenti e studentesse delle Università, dei centri e istituti di ricerca italiani.
Il 13 Dicembre RUP si unisce a USB e proclama uno sciopero produttivo, politico e sociale. In continuità con la campagna internazionale contro lo scolasticidio, la giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, lo sciopero generale del 29 novembre e la manifestazione nazionale del 30 novembre, rilanciamo una giornata di sciopero per affermare che il nostro lavoro e le nostre istituzioni devono cessare ogni forma di collaborazione con ogni istituzione e azienda che supporta e porta avanti il genocidio del popolo palestinese. Scioperare per noi significa riconoscere il legame strutturale tra l'attuale tendenza del Governo alla guerra e all'economia di guerra, i tagli all'università e alla ricerca e la decimazione di tutele contrattuali che contrastano l'abbattimento violento del costo del nostro lavoro.
Insieme con chi lavora nell'amministrazione, nelle biblioteche o nei servizi esternalizzati, svolgendo un lavoro essenziale per garantire l'accesso alle aule e vivendo sulla propria pelle le condizioni di lavoro della catena di appalti e subappalti, chiediamo tanto la fine del sostegno del governo al genocidio del popolo palestinese quanto la fine di ogni riforma universitaria a costo zero.
LA NOSTRA LIBERTÀ È UNA LOTTA CONDIVISA CHE PORTIAMO AVANTI INSIEME CONTRO OGNI FORMA DI OPPRESSIONE LA NOSTRA LIBERAZIONE PASSA ANCHE DALLA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA
Ite @rup_ricercauniversitapalestina Rete Ricerca e Università per la Palestina - RUP