“Un viaggio che non abbiamo fatto” di Usine Baug
“Un viaggio che non abbiamo fatto” di Usine Baug

>> Iniziativa nell'ambito di "Inchiostri ribelli, tattoo & riot arts festival" programma completo su https://inchiostriribelli.noblogs.org/post/2024/05/18/programma-completo-2024/

H18:30 "Un viaggio che non abbiamo fatto", di Usine Baug
Un esperienza multidimensionale sulla Palestina fra suoni,installazioni,spazi dedicati ai collegamenti con la Cisgiordania, contributi video, performance.

H20:00 Cena benefit

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"Da mesi ho tirato fuori la kefiah. Era in un armadio in casa dei miei genitori, non la usavo da anni, me l’ero dimenticata. Era parte di un "io" passato, delle manifestazioni al liceo, dell’ostentare una posizione politica, del costruire un'identità. Poi, una volta costruita quell’identità, non ne ho più avuto bisogno. Ora da due mesi l’ho ritirata fuori. Avrei voluto prendere il primo biglietto disponibile e andare, avrei voluto parlare arabo, leggere i giornali pubblicati laggiù, leggere le poesie, i racconti, ascoltare la gente. Avrei voluto parlarne, avrei voluto farci uno spettacolo. L’unica cosa che sono riuscito a fare è tirare fuori la kefiah e iniziare un viaggio mai fatto."

Usine Baug, in collaborazione con altri artisti da tutta Italia, invita a prendere lo zaino e partire per viaggi mai fatti verso il Medio Oriente. Un atto performativo collettivo in cui il pubblico è invitato ad agire, a interagire, a confrontarsi con video, audio, testi e persone; immergersi in paesaggi culturali, narrazioni, immaginari; costruire una prospettiva da cui guardare i fatti e sentirla stridere con quella degli altri. Aprire spiragli su cosa sta succedendo in quella fetta di mondo e soprattutto interrogarci sul nostro rapporto con essa. Come viene raccontata questa storia ? Perché ? Come possiamo raccontarla senza appropriarcene ma mettendo in crisi le categorie secondo le quali percepiamo e ordiniamo il mondo ?

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Usine Baug è un collettivo teatrale che nasce nel 2018. La creazione artistica del gruppo avviene collettivamente e si sviluppa senza stabilire dei ruoli fissi ma valorizzando le capacità e la sensibilità del singolo, che contribuisce attivamente a tutto il processo creativo rendendolo così più ricco e stratificato. Usine Baug fa convergere teatro di prosa, movimento, narrazione e teatro visivo per affrontare tematiche di attualità politica e sociale.

Creazione collettiva

"I nostri spettacoli sono tutti frutto di una creazione collettiva. Quello che vedrete in scena viene dalle nostre esperienze, dai nostri corpi, dalle nostre teste, ma anche dalle decine di persone che abbiamo incontrato, dai libri letti, da una quantità indescrivibile di concetti, ricordi, pensieri sommersi nell’inconscio e che risalgono a galla sotto forma di attitudini fisiche, personaggi, ritmi, parole. Poi c’è l’elaborazione di tutto questo, le giornate in sala prove o al telefono o intorno al tavolino di un bar: quando arriviamo, ognuno con le sue proposte, e ce le scambiamo, quando le idee cessano di essere mie o tue e diventano nostre perché tutti ci mettono la mano. È la compagnia che sceglie, rielabora, corregge, devia, deforma quegli spunti iniziali e ne fa qualcosa di altro, a volte simile all’idea di partenza, altre volte completamente irriconoscibile, tanto che spesso ci chiediamo: “dove viene questo personaggio? Chi ha avuto quest’idea?”. La risposta ovviamente non la troviamo.

​Abbiamo scelto di lavorare così un po’ perché, spesso, nella nostra formazione abbiamo lavorato collettivamente e questa abitudine ci si è scritta dentro con tutti i suoi pregi e i suoi difetti; un po’ perché ci sembra che quattro persone possano trovare qualcosa di più interessante, di più sfaccettato, di più sorprendente che una sola. Quando scriviamo, ognuno di noi si ritrova spesso a girare intorno a pochi concetti che in quel momento gli sembrano geniali poi, tutto quello che è uscito da uno di noi, viene portato agli altri; che lo prendono, lo smontano, lo modificano e lo rimontano. Quel che ne esce è contaminato da tanti punti di vista, è colorato dai diversi modi di esprimersi, è modellato dalle diverse intuizioni: è nostro, non è più mio o tuo (e forse non lo è mai stato)."

5 mesi fa
Csa Next-Emerson
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