“ne usciremo migliori di prima”
Frasi che riecheggiano ormai come un passato remoto, e dire la verità neanche voi ci credevate mentre i media erano pieni di arcobaleni e di performance dai balconi.
Lentamente, ci si risveglia dal torpore della quarantena e ci si accorge come questa società sia per troppo tempo rimasta sull’orlo del baratro; un baratro nel quale il coronavirus ci ha cacciati ampliando ulteriormente le distanze sociali tra chi ci guadagna sempre e comunque e chi di fatto è costretto ormai al limite della sopravvivenza. Durante il confinamento ci siamo dedicat* a far vivere un ulteriore spazio occupato come quello delle onde medie radiofoniche e dello streaming, ascoltando tutti quei soggetti sociali che, pur nella precarietà affrontavano giorno per giorno una crisi non solo sanitaria, ma strutturale.
Abbiamo cercato di creare uno strumento utile per essere non solo un megafono, ma un collettore delle varie rivendicazioni. Questo strumento, autogestito e autocostruito, è ancora attivo ed è cresciuto, coltivando relazioni nazionali con altre realtà simili: la Ciurma Pirata della modulazione di ampiezza. Un network di cinque radio pirata in AM e in streaming. Domenica 8 novembre ricominceremo con le assemblee radiofoniche e, da lunedi 9, per ogni lunedì cureremo il radiogiornale condiviso della Ciurma Pirata .Invitiamo le realtà sociali della città a utilizzare questo strumento che è patrimonio di tutt* affinché le lotte non rimangano isolate e vadano al di là delle semplificazioni sociali.Perché se saremo chiusi nelle nostre case e nei nostri quartieri, non staremo mai zitti!