Gli ultimi difficoltosi anni ci hanno intorno quanto sono importanti le comunità solidali, mentre il territorio a noi viene trasformato arbitrariamente stravolgendo il tessuto sociale che ne fa parte e ci vive.
Il Teatro di Castello è stato, e purtroppo è, teatro di numerose abbuffate speculative quartiere e sciatte pianificazioni urbanistiche in cui le esigenze e attenzioni verso gli abitanti sono regolari messe in secondo piano rispetto al profitto ed interesse di pochi.
Nei fatti, mentre mancano piazze, strutture sanitarie, spazi verdi pubblici il quartiere viene ciclicamente minacciato da ulteriori cementificazioni sotto forma di villette in un territorio già denso di persone, ironicamente sostenute come inevitabili soluzioni per il recupero di vecchie strutture andate a male, come quelle dell’ex Cerdec .
Da ridere però c’è ben poco considerato quanto queste proposte facciano emergere la noncuranza con cui costruttori ed amministratori sottovalutano le possibili nocività legate allo stoccaggio di materiale contaminato proveniente da questi ecomostri industriali ed alla piu che probabile immissione di inquinanti nei terreni e nella falda circorstante.
La conversione di questi luoghi dovrebbe avere come prioritaria la riqualificazione paesaggistica, ambientale e sanitaria dell’area stessa, garantendo monitaraggi continui e trasparenti ai cittadini e alle cittadine della zona.
Per il quartiere sano, vivibile e solidale che vogliamo la partecipazione attiva e critica alla discussione pubblica diventa quindi inevitabile, soprattutto in un contesto emergenziale come quello attuale in cui è costante il ricorso delle amministrazioni a tardive e malcomunicate deroghe e varianti.
Siete quindi tutte e tutti invitati il 23 marzo alle ore 21.00 al Circolo di Castello in via R . Giuliani 374 per un confronto aperto sulle esigenze e criticità del quartiere, cercando di capire insieme come muoverci e tutelarci.
Csa Next Emerson