Ci troviamo ancora una volta a parlare di Palestina. Proprio in un periodo in cui le istituzioni mondiali che fino a qualche mese fa baciavano le mani a Nethanyahu si stanno cimentando in una imbarazzante inversione a U, noi vogliamo continuare a ribadire il nostro supporto (che mai è venuto a mancare e che mai mancherà) al popolo palestinese.
Le reazioni teatrali di sdegno e indignazione delle istituzioni europee non fanno che rendere più grottesche le escalation dell’entità coloniale israeliana, che giusto tre giorni fa ha bombardato impunemente l’ospedale Nasser, causando la morte di 21 persone. Molto si è parlato dei cinque giornalisti che sono tragicamente rimasti uccisi nell’attacco, aggiungendosi a più di 200 altre persone che dal 7 ottobre 2023 hanno perso la vita nel tentativo di comunicare al mondo ciò che avviene al popolo gazawi.
A conferma della sfrontatezza dell’entità sionista, forte del supporto dei paesi del mondo occidentale (che la criticano ma la finanziano), Nethanyahu ha recentemente annunciato dei piani per un’occupazione totale di Gaza. L’ingordigia di Israele non si fermerà una volta che la Striscia sarà rasa al suolo, ma persisterà finché il progetto sionista sarà tenuto in vita.
Mentre si moltiplicano anche gli attacchi nel territorio cisgiordano, noi vogliamo tenere viva quella fiamma che da Livorno brucia d’amore per la resistenza palestinese. In questi giorni la cittadinanza livornese l’ha dimostrato partecipando alla raccolta di viveri destinati alla popolazione gazawi, che ha raggiunto la capienza massima in giusto qualche ora. Ma non vogliamo, non possiamo fermarci qui. è per questo che vi invitiamo a scendere in piazza il 5 settembre alle 18.