MANIFESTAZIONE A FIRENZE CONTRO GUERRA E COMANDO N4T0
La manifestazione del 21 settembre 2024 convocata dal Comitato NO Comando N4T0 né a Firenze né altrove si svolgerà interamente nel quartiere di Gavinana.
Il luogo del concentramento del corteo, piazza Gino Bartali, dista 2500 metri in linea d'aria dalla Caserma Predieri dove sorgerà il Comando N4T0.
L'obiettivo che ci siamo dati come Comitato è quello di parlare a chi nel quotidiano vive i nostri stessi problemi fatti di difficoltà economiche e mancanza di servizi essenziali a fronte di una spesa militare esorbitante.
Lo abbiamo fatto in occasione del corteo del 4 novembre scorso tra Bellariva, Varlungo e Roccatedalda sull'altra sponda dell'Arno.
L'obiettivo sarà tornare a farlo nel futuro a Campo Marte, Novoli, Rifredi.
Crediamo che ad ogni fase della lotta corrisponda la valutazione dei rapporti di forza.
Crediamo che ad ogni momento corrispondano le scelte migliori per cercare di incidervi e migliorarli a vantaggio di chi si oppone alle strategie di guerra della N4T0.
La nostra valutazione è che si stia attraversando una faticosa ma necessaria fase di accumulazione di forze.
Come ogni fase della lotta non ha e non avrà una traiettoria lineare.
Ci saranno momenti di slancio e momenti di reflusso.
Questi dipenderanno anche dalla nostra capacità di fissare i nostri obiettivi, dimostrare coerenza e capacità organizzativa.
La Caserma Predieri è già una servitù militare attiva da anni. L'insediamento del Comando N4T0 prevede lavori interni al perimetro della Caserma affidati al Genio Militare.
Non sappiamo niente di tempi e modalità dei lavori anche a causa del complice silenzio dell'amministrazione comunale fiorentina.
La nostra presenza organizzata fuori dai cancelli della Caserma Predieri non è mancata.
Soprattutto non mancherà quando servirà a rallentare il trasferimento di materiali o mezzi necessari ai lavori oppure intralciare qualsiasi manovra di guerra sia possibile intralciare.
Non mancherà quando il Comando N4T0 imporrà, per ragioni di "sicurezza", la chiusura di spazi pubblici come il parco fluviale adiacente.
In questo momento il nostro obiettivo e la nostra pratica si concentra sul tentativo di essere sabbia negli ingranaggi della propaganda di guerra.
È proprio la propaganda bellicista che legittima la costruzione o l'ampliamento di basi e comandi militari, che legittima l'utilizzo di infrastrutture pubbliche per il trasporto di armi, che utilizza le scuole come fossero caserme per arruolare i giovani alla guerra.
Ciò vuol dire usare la piazza per coinvolgere ed entrare "in casa alla gente" con i nostri slogan, le nostre parole d'ordine e i nostri contenuti.
Il nostro obiettivo è rompere il torpore che sta lasciando troppo spazio di manovra a chi usa i fondi pubblici per aumentare le spese militari sottraendoli a ciò di cui invece avrebbero bisogno la scuola, la sanità, i trasporti, l'edilizia popolare, salari, pensioni e misure a contrasto del carovita.
Oggi per noi stare vicino al "nostro obiettivo" vuol dire stare vicino "ai nostri", coloro che vivono i nostri stessi problemi e che vorremmo coinvolgere nella lotta affinché insieme si possa immaginare la soluzione...