"Memoria attiva: vita e morte non accidentali di un anarchico", incontro con Claudia Pinelli
DOMENICA 2 aprile
alla Casa del Popolo di Cafaggio (PRATO SUD)
in vista della prossima Festa della Liberazione
il progetto Sentieri Partigiani del Comitato 25 Aprile di Prato invita ad un incontro di approfondimento sull'impegno antifascista del partigiano Pino Pinelli anche dopo la Resistenza, con la sua militanza finita nel mirino degli apparati di sicurezza, per la repressione perpetrata contro gli anarchici, accusati all'indomani della strage di piazza Fontana a Milano nel dicembre 1969 di essere responsabili dell'attentato.
Le vicende, culminate con la tragica morte di Pinelli nella questura di Milano, dopo molte ore di fermo illegittimo; la nascente strategia della tensione per destabilizzare la giovane Repubblica Italiana, nata dalla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo; e l'eredità politico-amministrativa di un regime dittatoriale, i cui gerarchi erano stati reintegrati in posizioni dirigenziali, rappresentano alcuni degli elementi portanti dei tentativi di colpo di stato e dei depistaggi giudiziari, fino alla clamorosa sentenza, che attribuisce il decesso del militante anarchico ad un "malore attivo".
Nonostante lo sdoganamento della figura di Pinelli nel 2009, da parte dell'allora Presidente della Repubblica, annoverandolo come diciottesima vittima della strage; l'impegno e la determinazione della famiglia nella ricerca della verità si sono scontrate più volte contro un muro di reticenze e malversazione, che al pari di altre stragi di Stato, non ha mai permesso di rendere verità e giustizia alle vittime innocenti.
Oltre alle vicende legate a quella fase storica di repressione delle conquiste operaie e studentesche - possibili anche grazie alla lotta partigiana -, con un certo legame di continuità fra la classe dirigente ed il precedente regime fascista, che tuttora sembra avere più di un rimando nella composizione e nelle politiche di certe istituzioni; l'intento è anche quello di approfondire l'impegno politico di Pino Pinelli, in particolare in senso antimilitarista e per il disarmo, soprattutto in una congiuntura contemporanea, in cui le derive nazionaliste si fondono con nuove pulsioni guerrafondaie.
Parleremo di tutto questo con Claudia Pinelli, attivista e figlia di Giuseppe, sulla cui storia sono state scritte numerose opere memoriali, alcune delle quali di riferimento anche durante l'incontro.
Al 'malore attivo' accreditato in modo 'accidentale' da una certa magistratura come motivo di archiviazione dell'omicidio Pinelli, si preferisce invece portare avanti una Memoria attiva di un'esistenza tutt'altro che accidentale, anzi ben consapevole di quei fatti criminali e del contesto storico repressivo in cui sono maturati.
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti.
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A seguire
ore 13.00 Pranzo Partigiano
benefit per le prossime iniziative del Comitato 25 Aprile di Prato
Per e prenotazioni:
comitatoliberazione.prato@gmail.com
https://facebook.com/events/s/pranzo-partigiano-/224302703457296/