Presidio in contestazione alla presenza dei membri dell’IDF nel workshop “Affrontare l’antisemitismo, creare la resilienza”
Presidio in contestazione alla presenza dei membri dell’IDF nel workshop “Affrontare l’antisemitismo, creare la resilienza”

Presidio Palazzo Alberti, via de’ Benci - h. 8.30 - in contestazione alla presenza dei membri dell’IDF nel workshop “Affrontare l’antisemitismo, creare la resilienza”

Una volta data notizia della presenza di questo evento, in meno di due giorni abbiamo superato le 5800 firme. Tra docenti, studenti, PTA e cittadini, non solo di Firenze ma da tutta Italia, abbiamo dimostrato che non c’è spazio per strumentalizzare l’antisemitismo, né tantomeno accettiamo la presenza di criminali di guerra nella nostra città.

Di fronte a questo, l’Università di Firenze e il Dipartimento di FORLILSPI hanno scelto di prendere le distanze dall’evento sui social, senza però affrontare il nodo centrale: la collaborazione ancora in corso con la Tel Aviv University e, soprattutto, la presenza di due figure legate all’IDF all’interno dell’iniziativa.

Per questo, riteniamo necessario che l’Università non si limiti a una presa di distanza formale, ma agisca concretamente su tre punti chiave:

1. Assumere una posizione pubblica ufficiale da parte di Unifi e del dipartimento FORLILPSI, affinché venga chiarita in modo inequivocabile la posizione dell’istituzione rispetto a questa vicenda.

2. Denunciare la presenza di criminali di guerra e rappresentanti di un governo sul quale pende un mandato d’arresto internazionale in una collaborazione con una docente della propria Università. 

3. Rescindere tutti gli accordi con la Tel Aviv University e ripensare il proprio ruolo istituzionale. È infatti necessaria un’assunzione di responsabilità, in quanto, ufficialmente, risultano a nome di Unifi i quattro accordi con la TAU di cui sopra.