Venerdì 24 marzo
15.00-19.00 _ "Miscellanea", live painting collettivo
17.00-18.30 _ Presentazione di "Ombre dal futuro - Viaggio nella letteratura distopica" (Malamente, 2022), con l'autore Marco Sommariva
18.30-20.00 _ Presentazione di "Graffiti per pranzo" (Threefaces, 2022) con l'autore Yuri Hopnn Romagnoli
20.00-21.00 _ Cena a buffet
21.15-22.00 _ Reading de "I Magnifici 20" (Firenze NoCost, 2023) con gli autori Marco Tangocci e Davide Di Fabrizio
22.00-23.30 _ "Mansarda di Parole", poetry slam dei Ripescati dalla Piena
23.00-00.30 _ "Due sorsi di troppo", performance di musica e poesia dei Lievito Madre
Sabato 25 marzo
18.00-19.00 _ Presentazione di "Indecorose. Sex work e resistenza al governo dello spazio pubblico nella città di Roma" (Ombre Corte, 2023), con l'autrice Serena Olcuire
19.00-20.00 _ Presentazione di "Le frontiere del mondo. Viaggio nella filiera dei container" (Edizioni dell’asino, 2022), con l'autore Andrea Bottalico
20.00-21.00 _ Cena a buffet
21.00-22.00 _ "L'amore che osa dire il suo nome", processo a Oscar Wilde di Edoardo Rialti
22.00-22.45 _ Presentazione di "E POI MUORI. Una Storia Horror Neomelodica" (Sputnik Press, 2022), con l'autrice Federica Ferraro
22.45-23.30 _ Presentazione di "Tristerio e Vanglorio" (BD, 2021), con gli autori Fabbri & Catelani
23.30-01.00 _ Avanti tutta! Lo-fi half man band blob core
Domenica 26 marzo
15.00-16.00 _ Presentezione de "L'uomo che voleva nascere donna. Diario femminista a proposito della guerra" (Malamente, 2021) di Joyce Lussu, con la curatrice Martina Guerrini
16.00-17.00 _ Presentazione de "La venere degli stracci. Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale" (Napoli Monitor, 2021), con l'autore Francesco Migliaccio
17.00-18.00 _ Presentazione di "Domani urbani. Futurologia e immaginari" (Agenzia X, 2022), con gli autori Alberto “Abo” Di Monte e Giulio D’Errico
18.00-20.00 _ "Le città visibili. Centro e periferia", incontro aperto con Grazia Galli e Massimo Lensi ("La filosofia del trolley. Indagine sull'overtourism a Firenze", Carmignani, 2019), Alessandro Santoro (Edizioni Piagge), Tomaso Montanari (Unistrasi)
20.00-21.00 _ Cena a buffet
21.00-22.30 _ "L'anno del fuoco segreto", sabba di musica e parole con gli autori di Nazione Indiana Francesca Matteoni, Edoardo Rialti, Dario Valentini; sonorità a cura delle Sorelle Trapasso
Durante i tre giorni...
Ne.M.A. Museo autogestito
Mostra personale di Giovanni Ercolino
Installazione itinerante: I mondi che non ho visto
Hacklab If_do book sharing
Porta una penna usb, riempila di libri.
E ovviamente...
Distribuzioni, banchini, case editrici, riviste, fumetti, scambi e chiacchiere...
Tutto il festival sarà seguito in diretta da Radio Wombat (in onde medie su 1359 AM e in streaming su radiowombat.net)
Perché "Claridade"?
Claridade in portoghese significa chiarezza.
Chiarezza non in senso cromatico ma in senso culturale e politico.
Chiarezza quindi rispetto a chi siamo, a quali sono le prospettive, a quali sono gli immaginari e i percorsi per arrivarci.
Insomma chiarezza in questo caso è un po' come dire stiamo da questa parte...
E infatti "Claridade" era anche il nome di una rivista letteraria edita a Capoverde sotto la dominazione portoghese.
Fino a quel momento la letteratura capoverdiana rimaneva nell'ambito della narrazione coloniale lusitana: linguaggio neoclassico, testi edulcorati, temi trattati che non rispecchiavano la realtà del paese.
Claridade sovverte tutto ciò e con un linguaggio e una grafica aderenti ai fermenti indipendentisti. Nel 1936 inizia le sue pubblicazioni a Mindelo come riferimento di un movimento per l'emancipazione culturale, sociale e politica della società capoverdiana, supera il "classicismo" di riferimento portoghese e si fa portavoce di una scrittura "sensibile alla realtà quotidiana delle persone, nel senso di una sempre maggiore portata e rappresentatività della coscienza generale della nazione”.
Col progredire della lotta di liberazione nazionale i temi trattati rispecchiano sempre più la vita e le contraddizioni reali del popolo capoverdiano: non si parla solo di palme e mari azzurri, ma anche e soprattutto delle condizioni sotto il dominio coloniale, di repressione, di manifestazioni e di lotte.
Claridade accompagna così la decolonizzazione culturale che il PAIGC (Partito africanista per l'Indipendenza di Guinea e Capoverde) porta avanti insieme alla lotta armata per la liberazione di Capoverde
A metà anni 60 gli animatori della rivista decidono collettivamente il superamento della rivista che quindi interrompe le pubblicazioni.
Tutti i redattori e gli scrittori continueranno il loro percorso: chi partecipando ai programmi culturali nelle zone liberate di Capoverde, chi fondando Certeza una nuova rivista che accompagnerà fianco a fianco il movimento di liberazione fino all’indipendenza.
Claridade rimane comunque punto di riferimento per tutti loro e per una nuova generazione di capoverdiani
E quindi ci piaceva il nome, ci piaceva il suo significato, ci piaceva quello che rappresenta questa rivista nel panorama storico-letterario e così abbiamo chiamato in questo modo questo festival della letteratura, in omaggio alla chiarezza che vorremmo.