Tuttx unitx contro colonialismo, sionismo e stato di guerra.
corteo
partenza ore 18 da p.za San Marco, Firenze
Il momento che stiamo vivendo è tra i più cruciali e determinanti e questo ci impone, allo stesso tempo, una risposta decisa e concreta. Nella Striscia di Gaza continua senza sosta il genocidio: carestia indotta, bombardamenti a tappeto e mirati, strumenti indispensabili all’entità sionista per portare avanti il proprio progetto colonialista.
Eppure, anche in una fase così decisiva, la Resistenza e il popolo palestinese ci mostrano che l’unica strada è quella dell’unità, dell’organizzazione e dell’azione. Ne è prova la recente operazione dei combattenti palestinesi che hanno colpito un centro operativo militare a sud di Khan Younis.
Come ha ricordato al momento della sua scarcerazione il prigioniero libanese George Abdallah, è necessario che i popoli si mettano in cammino, che la mobilitazione dal basso cresca e che si costruisca un blocco politico reale, capace di colpire la colonia sionista dall’interno stesso della macchina coloniale.
Lottare al fianco del popolo palestinese significa lottare contro lo stato di guerra permanente, contro il riarmo, contro la progressiva riconversione dell’apparato produttivo industriale verso la produzione bellica, e dunque contro l’intera architettura coloniale che sostiene questo sistema.
Tanto più oggi, alla luce dell’intensificarsi dei dispositivi di repressione e controllo rivolti contro chiunque si impegni a contrastare tale progetto o incarni un ideale di giustizia e resistenza — primo fra tutti il fratello Anan Yaeesh, combattente della resistenza palestinese detenuto ingiustamente dallo Stato italiano su pressione di “Israele” — diventa imprescindibile unirci, organizzarci e agire con un unico scopo: combattere un nemico comune.
Questa necessità è emersa chiaramente nelle recenti manifestazioni e mobilitazioni che hanno visto la partecipazione di tantissime e tantissimi: cittadine e cittadini che rivendicano spazi di espressione e agibilità politica a sostegno della lotta di liberazione del popolo palestinese.
Per questo occorre proseguire in questa direzione, con una progettualità di lungo periodo, per bloccare la logistica di guerra, contrastare lo stato di guerra e lottare per la liberazione di tutta la Palestina!